LA NUOVA RIVISTA "STUDI SULL'INTEGRAZIONE EUROPEA" - Sud in Europa

Vai ai contenuti

LA NUOVA RIVISTA "STUDI SULL'INTEGRAZIONE EUROPEA"

Archivio > Anno 2006 > Maggio 2006
di Ennio TRIGGIANI e Ugo VILLANI    
La nascita di una rivista che si occupa di integrazione europea in uno dei momenti più delicati del suo cammino non è casuale.
In un contesto internazionale complesso e sottoposto a seri rischi di varia natura, l’Unione europea può offrire, per i risultati conseguiti ed i valori espressi, un contributo significativo riguardo agli stessi equilibri della Comunità internazionale. In questa direzione un apporto può essere dato anche da uno strumento in grado di ampliare il dibattito scientifico su di un processo che rappresenta appunto la novità più interessante espressa nella seconda metà del secolo scorso sotto gli aspetti
politico, giuridico-istituzionale, economico e sociale.
La circostanza che la rivista nasca per iniziativa di due studiosi del diritto europeo non costituisce una limitazione del suo campo di analisi, in quanto proprio la specificità di tale processo rende necessario collegare i profili giuridici con quelli basati su altri saperi scientifici.
Il titolo della testata evidenzia infatti la possibilità, ed anzi l’opportunità, di ospitare interventi e contributi di studiosi delle altre discipline che si occupano dell’integrazione europea. È altresì evidente che protagonisti di questa rivista debbano essere anche im-portanti ricercatori non italiani; infatti una pubblicazione che si occupa di Europa non può rinunciare a promuovere un dialogo non solo a distanza ma anche “interno” con gli studiosi degli altri Paesi, a partire da quelli protagonisti del processo di integrazione.
Siamo certo consapevoli che il panorama scientifico offre già la presenza di alcune riviste le quali, con direzioni prestigiose, rispondono in maniera qualificata ed efficace agli obiettivi appena descritti.
Riteniamo peraltro che, da un lato, per l’am-piezza ed i continui sviluppi del fenomeno l’attenzione a tali problemi non sia mai eccessiva; e che dall’altro, considerato anche l’ampliamento della base di studiosi, sia opportuno offrire un ulteriore strumento di dibattito e di approfondimento rispetto al settore in questione.
Di esso potranno giovarsi in particolare i tanti giovani che, con sempre maggiore interesse, si dedicano allo studio dell’integrazione europea. Sentiamo infine di indirizzare un doveroso ringraziamento all’Editore Nicola Cacucci che, in un periodo non semplice per l’editoria scientifica, ha deciso con generosità di affiancarci in questa impresa.                                                                                                                     
Torna ai contenuti